Il Sannio, civiltà millenaria

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Giacomo de Antonellis, Storia della civiltà sannita. Cultura, costume, politica e religione sul territorio di Benevento, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2018, p. 668, € 75.

Il territorio di Benevento, dal XII al XIX secolo énclave papale all’interno del Regno di Napoli, ha costituito una realtà culturale e politica autonoma sotto diversi aspetti. Vi risiedette l’unico popolo italico capace di sconfiggere i Romani, fu capitale di un estesissimo ducato longobardo, quindi si rivolse al Papa sottoponendosi alla protezione pontificia. Agognato da tutti i potenti, il Sannio attraversò fasi complesse della vita politica nazionale con la battaglia del 1266 tra gli Angiò e gli Svevi, i ripetuti tentativi di conquista da parte del Regno di Napoli, l’invasione francese di inizio Ottocento, infine l’annessione al novello Regno unitario. Tutto ciò viene descritto in un ponderoso volume Storia della civiltà sannita. Cultura, costume, politica e religione sul territorio di Benevento, nel quale l’autore ripercorre le linee essenziali della storia culturale, sociale, politica, economica e religiosa di Benevento e dell’intero territorio sannita. Il testo si avvale anche di un’ampia appendice con la successione di principi e sovrani, pastori diocesani, rettori pontifici e amministratori pubblici oltre a note documentarie sulle elezioni dall’Unità ad oggi e sulla demografia locale.

Certamente, questo studio non presume di esaurire il vastissimo argomento ma riesce ad offrire una solida base di orientamento a quanti desiderano approfondire specifici aspetti culturali. In sostanza sono pagine tese a sollecitare lo studio delle nuove generazioni sannite affinché esse, attraverso il racconto del passato, possano conoscere meglio ed apprezzare le radici di civiltà della loro terra.

La struttura del volume è organizzata su tre parti, alias “campi” di ricerca: si parte dalla nascita di un popolo con i suoi specifici culti miti e idiomi; si punta in seguito sugli otto secoli di legame con il Vaticano; per finire con l’analisi della società moderna e la sua evoluzione in termini urbanistici e civili dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale. Risalta in ogni pagina una continua attenzione verso le questioni culturali ed economiche di una città osservata in ogni secolo attraverso i suoi uomini più rappresentativi. Da segnalare il capitolo sul Pantheon sannita ove le intelligenze del Sud sono onorate nei singoli luoghi natii della regione subappenninica. Una ricerca meticolosa, e preziosa, mai tentata in precedenza, attraverso i monumenti e i registri comunali. Leggiamo: “Bello è aggirarsi tra le navate di Santa Croce fiorentina o della romana Santa Maria sopra Minerva oppure immergersi nel Famedio del Cimitero monumentale di Milano o penetrare tra le aiuole del Campo degli uomini illustri nella napoletana Poggioreale. Non esiste analogia a Benevento. Non sappiamo dove sono serbate le itale glorie ma possiamo memorizzarne l’esistenza con le lapidi sparse…”.

Giacomo de Antonellis, ha lavorato come giornalista professionista a Milano sia per la carta stampata (quotidiano Il Giorno, periodici come Famiglia cristiana, Civiltà ambrosiana, e Club3 di cui era direttore) sia per l’etere (inviato speciale della Rai-Tv e direttore di Telenova). Nato a Napoli nel 1935, da qualche anno ha scelto di risiedere a Benevento. Da pensionato, egli continua nell’attività di scrittore e di bibliofilo: appassionato collezionista di testi antichi, possiede circa diecimila volumi in larga misura dedicati a temi storici. L’opera è stata pubblicata dalle Edizioni Scientifiche Italiane; per la stessa ESI aveva già scritto Il Papa beneventano. Vincenzo Maria Orsini, Benedetto XIII, biografia del cardinale che fu Arcivescovo di Benevento a cavallo tra XVII e XVIII secolo e che in loco ha lasciato una traccia memorabile per intensità pastorale, attenzione ai problemi culturali e stimoli per migliorare le condizioni civili della sua diocesi. Non si tratta dell’unico studio di storia locale che Giacomo de Antonellis ha dedicato al territorio perché la sua bibliografia è costellata da saggi e articoli su tematiche sannite partendo da lontano con la collaborazione a Samnium fino ad arrivare ad una serie di scritti la cui ultima fatica riguarda la riscoperta dell’apostolo Bartolomeo, patrono di Benevento, trascurato a livello religioso come nel costume sociale.   

 Luigi Vinciguerra