Sabato, 08 Marzo 2014 06:07

L’Arco di Traiano celebra i 19 secoli

Elevato a simbolo della città, l’Arco di Traiano a Benevento esprime una stretta simbiosi con la gente del Sannio forgiando un aggregato senza pari in termini culturali e iconografici. E ciò appare qualcosa di meraviglioso, avendo resistito all’incuria del tempo e alle manomissioni umane da ben diciannove secoli. La sua squadrata architettura - composta da marmi colonne intarsi bassorilievi e trabeazioni - non accusa alcuna pesantezza ma offre una visione e un senso di staticità da cui si sprigionano forza e bellezza. Un’opera d’arte straordinariamente positiva, sintesi di valori che non periscono mai. Si tratta davvero di un’autentica espressione di civile ragguaglio[1]. Non a caso, con l’icastica semplicità dell’autentico studioso, Giovanni de Nicastro, così inquadrava il monumento: Et quod maximum Benevento decus superaddit, ac ornamentum, id est ... celebrem Arcum, Auream Portam noncupatum, nobile trophaeum, quod usque adhuc Civium ac exterorum admirationem sibi vendicat[2]. Mentre un altro beneventano appassionato di cose antiche, Giovanni de Vita, aggiungeva: Digna profecto res, atque omnibus jamdiu exoptata, ut singolare opus, quod pretio suo vere auro contra estimando, jure meritoque Porta Aurea nomen sibi peperit on universo tandem terrarum Orbe spectandum, suspiciendumque se praebeat[3]. 

Pubblicato in Saggistica