Domenica, 01 Maggio 2022 15:58

Casalduni e le sue chiese

Raffaele Muscaritolo, Casalduni e le sue chiese, Iuorio, Benevento 2022, p. 106

Posta nell’alta Valle del Tammaro, nascosta tra colline e scoscese, il minuscolo paese di Casalduni appare fuori dalle tradizionali vie di comunicazione nel territorio compreso tra Sannio Molise e Matese. Se non esistesse il Castello feudale che domina dall’alto, l’abitato sarebbe quasi impercettibile a causa della estrema suddivisione delle contrade, oltre venti su un’area di circa 23 chilometri quadrai che ospita appena 1300 abitanti. Eppure Casalduni può vantare un primato per l’abbondante numero di luoghi religiosi: tra chiese, eremi, cappelle, edicole, grotte e statue votive (moltissime scomparse, restano nei documenti e nei ruderi), se ne contano circa trenta. Un livello quasi inspiegabile considerato che i residenti hanno toccato al massimo le tremila anime, ma decenni e decenni fa. L’unica spiegazione logica sta nel fatto che il paese è caratterizzato dalla dispersione degli abitanti, un tempo tutti contadini salvo rare eccezioni. Tra queste figurava nel Settecento e parte dell’Ottocento una media di venticinque preti e religiosi, rapporto di uno a dieci, rispetto ai “civili”. Tutto ciò è stato portato in luce da un cultore di cose locali come Raffaele Muscaritolo. Messi in soffitta i ruoli precedenti – funzionario in un ente sanitario nonché impegno nel sindacato e nel Consiglio provinciale – si è dedicato per intero alle ricerche su Casalduni. Dopo aver indagato sulle origini della propria famiglia, Muscaritolo ha affrontato questo curioso aspetto.

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